Con il Giro delle Sezioni nasce la sezione Più di un Sogno
Sabato 6 novembre ha il via la prima edizione del Giro delle Sezioni ASFA – Associazione donatori di
sangue S. Francesco D’Assisi. Un giro in bicicletta da corsa di circa 120 chilometri, quelli che uniscono
le 8 sezioni presenti sul territorio della provincia di Verona.
Alle ore 8.00 la partenza è in piazza Brà, vicino alla sezione di San Luca, per proseguire in Sacra
Famiglia e Rizza. Si scende fino a Nogarole Rocca, Bonavigo e si risale verso Zevio, San Giovanni
Lupatoto con arrivo finale al convento di San Bernardino. “San Bernardino non è solo la sede di una
nostra sezione – dice Alessandro Toaiari, Presidente provinciale di ASFA – ma essendo un convento
francescano rappresenta un forte legame con San Francesco, a cui ci ispiriamo, e al mondo dei terziari
francescani. Il fondatore di ASFA è stato, infatti, un terziario e così è anche l’attuale vicepresidente”.
Durante l’evento si inaugura ufficialmente anche la nuova sezione di ASFA rappresentata dalla
Fondazione Più di un Sogno. Si tratta di un primo esempio di sezione di donatori di sangue dove il
legame non è territoriale o geografico ma piuttosto in cui sono messi al centro i valori in comune. “Il
forte legame che ASFA ha con le organizzazioni non profit del territorio – continua Toaiari – è la nostra
forza distintiva. Siamo uniti non dal contenitore ma dal contenuto: la medesima esperienza di servizio
sul territorio attraverso l’esperienza del Dono”.
Partecipano al giro due squadre ciclistiche: l’ASD Mario Conti di San Giovanni Lupatoto e il Bike Team
di Zevio che da sempre portano sulle loro maglie i loghi delle due organizzazioni.
Per i ciclisti che punzoneranno tutti punti di controllo è previsto un omaggio ricordo realizzato dai
ragazzi del T-Lab, laboratorio creativo dedicato ai giovani con disabilità intellettiva di Più di un Sogno.
L’omaggio è consegnato da Xenia Palazzo campionessa paraolimpica e madrina della sezione giovani
di ASFA.
“L’adesione come Più di un Sogno alle sezioni di ASFA è l’evoluzione di una amicizia iniziata dieci anni
fa – dice Alberto Zendrini, Presidente della fondazione. Dal 2011 collaboriamo proponendo il concetto
del dono circolare per favorire la creazione di comunità sempre più accoglienti verso le fragilità”.